Papa Francesco dalla parte dei divorziati risposati "Non chiamiamole coppie irregolari"

Ventiquattro ore dopo la presentazione dell'Instrumentum Laboris che guiderà il sinodo dei vescovi sulla famiglia, papa Francesco interviene sul tema dei divorziati risposati. Lo fa bocciando l'espressione che classifica queste coppie come "irregolari": "A me - ha detto il Papa - non piace questa parola". In linea con la sua filosofia di Chiesa, Bergoglio ha poi aggiunto: "Dobbiamo chiederci come aiutarle, come accompagnarle. Chiediamo al Signore una fede grande, per guardare la realtà con lo sguardo di Dio.

E una grande carità, per accostare le persone con il suo cuore misericordioso". Il messaggio del pontefice è arrivato nel corso dell'udienza generale in piazza San Pietro, dedicata alle "ferite che si aprono nella convivenza familiare, quando nella famiglia stessa ci si fa del male".


Un argomento al quale il documento preparatorio del sinodo che si terrà dal 4 al 25 ottobre 2015 in Vaticano dedica numerosi passaggi: " La faticosa arte della ricomposizione della relazione - si legge tra l'altro - necessita non solo del sostegno della grazia, ma anche della disponibilità a chiedere aiuto esterno. A questo proposito la comunità cristiana deve rivelarsi veramente pronta. Nei casi più dolorosi, come quello del tradimento coniugale, è necessaria una vera e propria opera di riparazione alla quale rendersi disponibili. Un patto infranto può essere ristabilito: a questa speranza occorre educarsi fin dalla preparazione al matrimonio".

Oggi Francesco afferma: "E' vero che ci sono casi in cui la separazione è inevitabile. A volte può diventare persino moralmente necessaria, quando appunto si tratta di sottrarre il coniuge più debole, o i figli piccoli, alle ferite più gravi causate dalla prepotenza e dalla violenza, dall'avvilimento e dallo sfruttamento, dall'estraneità e dall'indifferenza". E se "non mancano, grazie a Dio, coloro che, sostenuti dalla fede e dall'amore per i figli, testimoniano la loro fedeltà ad un legame nel quale hanno creduto, per quanto appaia impossibile farlo rivivere. Non tutti i separati - ha osservato - sentono questa vocazione. Non tutti riconoscono, nella solitudine, un appello del Signore rivolto a loro".


Il Papa ricorda che "in nessuna storia familiare mancano i momenti in cui l'intimità degli affetti più cari viene offesa dal comportamento dei suoi membri, parole azioni e ommisisoni che invece di esprimere amore lo sottraggono e lo mortificano. Quando queste ferite, ancora rimediabili, vengono trascurate si aggravano e si trasformano in prepotenza, ostilità e disprezzo e possono diventare lacerazioni profonde che dividono marito e moglie e inducono a cercare altrove comprensione, sostegno e consolazione". Ma Francesco mette in guardia dai rischi che queste situazioni comportano per i figli: "Spesso la disgregazione frana addosso ai figli. Quante volte i bambini si nascondono per piangere da soli!".

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